L’attesa per la versione di Revit 2021 quest’anno era molto alta; finalmente, dopo alcuni giorni di test, ecco le nuove funzioni che saranno più utili per gli architetti:
- Collegamento di PDF e immagini
- Muri inclinati
- Dynamo 2.5
- Generative Design
- Nuovo stile di visualizzazione realistico
1. Collegamento di PDF e immagini
Da sempre possiamo inserire immagini raster in Revit, mentre il caricamento di PDF è diventato possibile solo dalla versione 2020. Tuttavia, ora ci viene data anche la possibilità di collegare e utilizzare il comando “Ricarica da” e “Gestione collegamenti” con questo tipo di file, come fino ad ora avveniva con RVT, DWG e IFC.
Il prossimo passo sarebbe una gestione dinamica di questi supporti, magari anche permettendoci di ritagliarli all’interno del programma.
2. Muri inclinati
Probabilmente la più attesa delle novità: dopo 15 anni di richieste sarà finalmente possibile inclinare a piacimento l’asse verticale dei muri, senza tuttavia dover ricorrere alla modellazione di masse.
Inoltre, anche porte e finestre avranno un parametro per seguire o meno l’inclinazione del muro su cui vengono posizionate (anche se, in ogni caso, è meglio fare attenzione alla resa planimetrica di questi elementi e dei muri inclinati).

3. Dynamo 2.5
Considerata la maggiore stabilità e i tempi considerevolmente più rapidi di esecuzione degli script del rilascio 2.5, era finalmente ora che Revit adottasse questa versione; in aggiunta, avremo a disposizione 10 nuovi nodi “out of the box” e, oltre a questo, una più facile gestione dei pacchetti di nodi personalizzati.

4. Progettazione generativa
La novità più interessante di Revit 2021 è l’integrazione di uno strumento per il Generative Design direttamente dentro un software di BIM Authoring; con esso sarà possibile ottimizzare i grafi di Dynamo per il computational design e tutti potranno mettere alla prova le potenzialità degli algoritmi di AI forniti da Autodesk.
Tuttavia, considerata la complessità dello strumento sarebbe stato interessante avere qualche esempio più operativo delle sue capacità.
Oltre a questo, un’altra nota stonata della nuova funzione è rappresentata dalla sua licenza, separata da quella di Revit, sebbene compresa nella AEC collection: una scelta di marketing che ci appare piuttosto discutibile.

5. Nuovo stile di visualizzazione realistico
Da ultimo, il proliferare di plug-in esterni per la renderizzazione e la navigazione in tempo reale sembra aver convinto Autodesk a svecchiare il suo estremamente lento motore grafico, mandare in pensione l’inutile modalità “Raytrace” e proporre un nuovo stile di visualizzazione realistico molto più performante e preciso. Quindi saremo ora in grado di navigare nel modello avendo un’idea decisamente migliore di luci e texture e, se la nostra filosofia è quella di utilizzare un singolo software per modellazione e CGI, questa è sicuramente una novità da tenere in considerazione. Nonostante questo la società di San Rafael potrebbe fare di meglio dal punto di vista delle resa grafica: sul mercato, a costi relativamente bassi, sono presenti software per la renderizzazione in tempo reale perfettamente integrati in Revit, che presto metteremo a confronto in un post a loro dedicato.

Quindi aggiorniamo tutto a 2021?
Nonostante l’introduzione di queste utili nuove funzioni, ricordate di non precipitarvi a trasferire tutti i vostri precedenti progetti su 2021, e non solo per la nota mancanza di retrocompatibilità in Revit.
Infatti, potremo considerare questa nuova versione affidabile per il lavoro solo dopo il rilascio della prima Hotfix o, meglio ancora, della seconda.
In conclusione, il consiglio è di iniziare a modellare per motivi professionali in 2021 solo dopo tale data, e comunque dopo che vi sarete assicurati che i plug-in da voi utilizzati la supportino. Per ora meglio divertirsi solo a sperimentare le nuove funzioni.
Giulio Luccioni – BIM Specialist & Consultant