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L’importanza della Supply Chain nel BIM

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L’arte di condividere tante informazioni

È ormai nota l’importanza della Supply Chain nel BIM. Lavorare in questo ambito implica saper scambiare una grande mole di dati e collaborare con differenti partner spesso esterni alla propria organizzazione. Un progetto multidisciplinare coinvolge figure di diverso background, per questo è necessaria una collaborazione quasi simbiotica, in grado di permettere un avanzamento dei lavori simultaneo, dove le modifiche sul modello work in progress siano effettuate in real time. Sappiamo che nel processo BIM sono coinvolte figure diverse, con specifici compiti e responsabilità prima in parte sconosciuti. Inoltre, i colleghi potrebbero trovarsi in un paese diverso dal nostro e utilizzare software differenti. Questo implica il saper gestire ulteriori problemi di interoperabilità.

Quindi, la domanda “chi deve fare cosa?” non trova una risposta immediata.

Immaginiamo che uno o più dei partner coinvolti nel progetto abbia un livello di conoscenza del BIM diverso dal nostro, o addirittura abbia appena finito il corso di modellazione di un primo progetto pilota. Cosa accadrebbe al momento della consegna? La risposta pare intuitiva, ma il punto è un altro.

L’approccio multidisciplinare è inevitabile

Oggi vale l’assioma per cui il BIM non lo si fa da soli, ma occorre una supply chain strutturata, cioè una stretta collaborazione interdisciplinare con metodi e workflow condivisi. A tale scopo il livello di preparazione dei nostri partner gioca un ruolo strategico per garantire la qualità del nostro lavoro. Infatti, dalle diverse testimonianze raccolte dai nostri clienti è emerso che un partner può essere un problema o un’opportunità a seconda che sia o meno allineato al loro modo di lavorare. Confrontare il rispettivo know-how acquisito nella modellazione, verifica dei modelli, gestione dei dati, prima di intraprendere una collaborazione su un progetto, non è mai tempo sprecato. Anzi, questa fase di allineamento è fondamentale per partire con il piede giusto e evitare problemi futuri a volte ingestibili.

Quindi, tornando alla domanda iniziale, la risposta viene da sé: o si cambia fornitore o si aspetta che sia pronto. Tuttavia anche in quest’ultimo caso la soluzione non è immediata, in quanto come sappiamo per assimilare il nuovo metodo di lavoro occorrono mesi o anni.

Quindi resta valida la prima ipotesi? Nì.

Per evitare un drastico cambiamento, lo studio di progettazione che ha scelto di implementare il BIM al suo interno ha la possibilità di condividere un percorso in parallelo con i suoi fornitori di fiducia, coinvolgendoli fin dall’inizio per testare l’efficacia dei workflow e delle scelte dei software in modo da garantirne la corretta interoperabilità. Ci sarebbe ovviamente anche la possibilità di valutare il livello di conoscenza del BIM dei propri fornitori, nel caso in cui si sia abbastanza esperti. Ma questo è un altro argomento di cui parleremo successivamente.

La soluzione migliore è coinvolgere i propri partner

L’ipotesi di un’adozione congiunta e simultanea tra diversi attori ci pare la più sensata e anche la più valida dal punto di vista dell’efficacia. Ciò non solo perché simula fin dall’ inizio le condizioni in cui domani ci si troverà a lavorare su commesse vere con scadenze vere, ma anche perché la condivisione dei problemi tipici del BIM e delle opportunità con chi ha prospettive e background diversi dal nostro stimola la creatività e aumenta il bagaglio di conoscenze da mettere in campo successivamente. Ovviamente la fase di stimolo per il fornitore affinché capisca di saltare sul treno subito senza rimandare è fondamentale.

Per questo, nei nostri percorsi di implementazione, abbiamo previsto un seminario di “catechizzazione” chiamato BIM Conference. Questo mira non solo a sensibilizzare le principali aree aziendali del cliente, anch’esse coinvolte in via indiretta dal BIM, ma anche a informare e formare i propri fornitori sul percorso intrapreso. Il tutto al fine di favorire un allineamento metodologico.

Se vuoi saperne di più sul percorso di implementazione da noi proposto, che sottolinea l’importanza della supply chain nel BIM, leggi qui. 

Arch. Gaia Romeo – Technical Director & BIM Manager – Isegno srl

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