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Enscape: uno strumento per presentare il progetto BIM in realtà virtuale

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La ricerca di una efficace comunicazione dello spazio è da sempre un tema molto importante per gli architetti. Da qualche anno, per rappresentare al meglio il progetto, il mercato ci ha messo a disposizione anche motori di renderizzazione in grado di elaborare in tempo reale il nostro modello 3d. Tra loro, quello che abbiamo apprezzato di più è Enscape. Per la sua capacità di integrarsi facilmente in un flusso di lavoro BIM, vale la pena dargli un’occhiata più da vicino e capire se e come può esserci utile.

Render in tempo reale

Come anticipavo parlando di Revit 2021, Enscape ci permette di navigare nel nostro modello renderizzato in tempo reale, anche mentre continuiamo a modificarlo. Ci si sposta in maniera piuttosto intuitiva e molto fluida all’interno della virtualizzazione del progetto, con immagini che, pur non raggiungendo il fotorealismo, si attestano su livelli di alta qualità in quanto a oggetti, luci e materiali.

Interfaccia-Enscape
1. L’ interfaccia di Enscape affianca Revit, aggiornandosi in tempo reale.

Resa grafica

Il programma legge direttamente le informazioni geometriche del modello Revit con i materiali ad esse associati, senza particolari problemi. Se avremo fatto un buon lavoro nella loro mappatura, ci muoveremo nel nostro progetto con tutti gli effetti di lucentezza, ruvidità e trasparenza che determinano la qualità del prodotto finale. Vi consigliamo anche di provare ad inserire una immagine HDR come sfondo personalizzato alla navigazione. Vederla perfino riflessa sulle superfici del modello, aggiunge un tocco di realismo decisamente apprezzabile.

Luci

Anche per quanto riguarda l’illuminazione, Enscape mostra di avere una marcia in più rispetto ad altri software simili. A differenza di Twinmotion o del motore grafico di Revit 2021, gestisce luci dinamiche, ombre e riflessi che non vi faranno percepire un mondo di plastica e che produrranno immagini vibranti. Con una corretta impostazione dei parametri visivi, infatti, si possono evocare atmosfere diverse e raggiungere una discreta flessibilità espressiva.

Renderizzazione con Enscape
2. Renderizzazione con Enscape (a sinistra) e motore interno di Revit 2021 (a destra).

Condividere il progetto

Il momento in cui Enscape ci aiuta di più è quello della condivisione del progetto con gli attori del processo, che non hanno accesso agli strumenti di modellazione. Infatti, oltre alle tradizionali immagini e video, potremo esportare l’intero progetto, nella visualizzazione realistica scelta, in un file eseguibile dal visualizzatore gratuito. In questo modo chiunque potrà entrarci dentro ed esplorarlo facilmente. Usiamo questa modalità di trasmissione del modello per la Realtà Virtuale specialmente nel supporto ai progettisti per le loro presentazioni al cliente finale. Questo perchè rende la navigazione più semplice e più efficace. Inoltre, utilizzare un motore che lavora in tempo reale permette di avviare questo tipo di condivisione fin dalle prime fasi della progettazione. Si possono infatti saltare i tempi morti dell’esportazione verso un programma dedicato alla sola renderizzazione e le lunghe attese che questo processo spesso comporta.

In alternativa, l’esportazione del modello navigabile si traduce in una serie di foto sferiche  o in un collegamento alla pagina web del cloud che lo contiene. In quest’ultimo caso non ci sono requisiti minimi per la sua visualizzazione e chiunque potrà accedervi dal browser dello smartphone, anche montando un visore 3d, o dal proprio computer. La qualità della renderizzazione è però più bassa e molte delle impostazioni che avremo scelto risulteranno disattivate o semplificate. 

VR e Panorama a 360°

L’eseguibile che inviamo al cliente gli permetterà anche di muoversi con un dispositivo per la realtà virtuale all’interno del progetto, semplicemente abilitando questo tipo di navigazione. La cattiva notizia è che per farlo avrà bisogno di un computer con ottime caratteristiche, oltre che di uno dei visori supportati (Oculus Rift e Rift S, HTC Vive e Vive Pro, Samsung Odyssey).
Per spostarsi su un’ alternativa altrettanto comunicativa, ma decisamente più accessibile, consiglio di generare un panorama a 360°. Qualsiasi smartphone o computer possono riprodurre questo tipo di immagini e, per ottenere un effetto maggiormente immersivo, è sufficiente l’aiuto di un visore tipo Google Cardboard da pochi euro. Il risultato, se si imposta il corretto punto di vista, permette solitamente una visione del modello sufficiente a coglierne gli aspetti principali. Comunque, nessuno ci impedisce di creare 2 o 3 diverse viste panoramiche, nelle aree più interessanti del nostro progetto.

Integrazione BIM

Uno dei motivi principali per cui ci piace Enscape è la facilità con cui possiamo integrarlo all’interno di un flusso di lavoro BIM. Il programma si installa come un plug-in direttamente nei software di authoring (quelli attualmente supportati sono Revit, Archicad e Vectorworks). In questo modo ci evita problemi di esportazione e compatibilità.

Mentre renderizza in tempo reale, il software è dotato di una “modalità BIM”. Con questa visualizzazione accediamo a tutte le informazioni nei parametri degli oggetti selezionati, e, viceversa, possiamo selezionare le istanze di un determinato elemento sulla base delle sue proprietà. Questo si rivela piuttosto utile per poter illustrare facilmente anche il contenuto informativo presente nel modello, senza dover tornare indietro, alla visualizzazione più astratta e grossolana degli applicativi di revisione o creazione del modello.

Muri del modello enscape
3. Selezione per tipo di alcuni muri nel modello

Strategie di modellazione

Una strategia efficace per non appesantire i modelli, pur ottenendo le migliori viste possibili, consiste nella creazione di uno specifico file collegato, da popolare con famiglie RPC o con le librerie di arredi e contesto forniti dal programma. Questo ci consente anche di personalizzare i settaggi di visualizzazione delle famiglie di allestimento in pianta e sezione. In questo modo avremo la possibilità di arredare anche gli elaborati grafici bidimensionali oltre che i rendering.

Purtroppo non possiamo assegnare materiali personalizzati o rendere parametriche le famiglie RPC, ma solo scalarle. Per questo, in alcuni casi, i clienti ci chiedono di sviluppare famiglie specifiche aderenti al loro progetto di interior design, specialmente su geometrie o pattern particolari.

Conclusioni.

A meno che non siate alla ricerca del fotorealismo assoluto, utilizzare Enscape con le accortezze che vi abbiamo proposto potrà comunque rendere più rapida ed efficace la vostra comunicazione del progetto. 

Giulio Luccioni – BIM Specialist & Consultant

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