Anche quest’anno l’Osservatorio dei bandi di gara BIM dell’OICE ha rilevato una chiara propensione delle stazioni appaltanti pubbliche nel recepire le prescrizioni del DM 560/17. I dati del 2019 confermano il trend in crescita, fin dal lontano 2015, anno in cui l’osservatorio ha iniziato a monitorare quello che potremmo oggi definire l’indice di innovazione della Pubblica Amministrazione in materia di appalti pubblici.
Anche se il rapporto gare BIM/tradizionali si assesta ancora intorno all’8%, c’è da considerare un aumento significativo di 3 punti percentuale (nel 2018 il rapporto era del 5% circa). Ma soprattutto risulta significativo il numero assoluto dei bandi BIM che segna un + 58,3% sull’anno 2018, che aveva già segnato un record con oltre 300 gare (220 in più del 2017!).
Insomma, la crescita è costante e definitiva e pare non ci siano margini per un ritorno al passato. Nel grafico si evidenzia in maniera netta il trend positivo.


Se il rapporto tra il valore complessivo dei bandi tradizionali e quelli in BIM vede questi ultimi a circa il 20% del totale, questa percentuale si inverte con riferimento all’importo medio, che per gli appalti BIM del 2019 è stato di € 620.000, ossia maggiore del 145% del valore medio dei bandi tradizionali, che si ferma invece a € 253.934

È interessante inoltre notare come crescono ancora sia in numero che in valore i bandi BIM relativi all’attività di sola progettazione (+26% rispetto al 2018) e di verifica della progettazione, che passa dai
€ 210.354 a € 5.144.770 del 2019, segnano un +2345%.
Infine, risulta utile l’analisi del trend di crescita dei bandi BIM nelle zone geografiche del Nord ovest, Nord Est, Centro, Meridione e Isole, e la distribuzione in percentuale per l’anno 2019


Non da ultimo è importante segnalare come la commissione di 13 esperti nominati dal Ministero delle Infrastrutture sta lavorando per aggiornare il Codice Appalti con tutti i riferimenti al Building Information Modeling, oltre alle relative prescrizioni contenute nel DM 560/2017, per favorire la diffusione della nuova metodologia, anche attraverso appositi incentivi alle imprese di cui si sta valutando l’opportunità e la portata.